martedì 13 marzo 2018

IL PUNTO DEL MATTINO - 13/03/2018

Buon martedì 13 marzo a tutti i lettori di MtS!

Stiamo assistendo ad un susseguirsi di perturbazioni atlantiche che stanno portando precipitazioni e clima generalmente uggioso in un contesto termico tipico del mese di marzo; la situazione non dovrebbe cambiare nei prossimi giorni, con alternanza di cielo coperto con precipitazioni diffuse e tempo migliore con sensibile rialzo termico. 
La notizia più rilevante però è il possibile colpo di coda invernale che verrà a generarsi presumibilmente intorno all'ultima decade del mese, quando una massa d'aria gelida di estrazione russo-siberiana, si dirigerà verso l'Europa occidentale e potrebbe avere 3 conseguenze distinte, elencate qui di seguito in base alla loro attuale rilevanza:
  1. Le correnti d'aria impatterebbero sulle nostre montagne e relegherebbero l'Italia ad una leggera ondata di freddo con poche conseguenze precipitative, se non nevose sulle montagne a quote medie e temperature leggermente sotto media;
  2. Le correnti d'aria entrerebbero da protagoniste sul Mediterraneo portando la nostra Penisola in un contesto tipicamente invernale con nevicate a quote davvero interessanti per il periodo;
  3. Le correnti d'aria non riuscirebbero a far breccia sulla parte occidentale del Continente in quanto continuamente interessato dalle miti perturbazioni atlantiche; secondo questa ipotesi non vi sarebbe alcun colpo di coda invernale.
Sembra quindi - ad oggi - altamente possibile un colpo di coda invernale, la cui portata è ancora da definire, ma sembra comunque possibile quantomeno una nuova ondata di freddo; tutto ciò sarà possibile in quanto lo StratWarming (riscaldamento della stratosfera) che ha generato lo Split (rottura) al Vortice Polare con conseguente ondata di gelo a fine febbraio, non ha lasciato l'atmosfera libera da conseguenze... una congiuntura del genere a dicembre o a gennaio non avrebbe causato grandi ripercussioni climatiche, ma il fatto che sia successo a fine febbraio è sintomatico del colpo di coda che potrebbe verificarsi o addirittura di una anomala stagione primaverile o se non addirittura estiva; infatti il Vortice Polare, in seguito allo sconquasso stratosferico, si sta lentamente rigenerando, ma non avrà tempo di ristabilirsi totalmente in quanto prossimi al suo smantellamente stagionale e così i suoi gelidi aliti potrebbero andare a spasso per l'atmosfera... vedremo.

Per quanto riguarda la giornata odierna, avremo cielo da variabile a coperto sull'arco alpino con possibili nevicare sui settori centro orientali intorno ai 1300 metri di quota; sul resto del nord avremo cielo variabile su tutti i settori con possibili deboli precipitazioni ad est e maggior presenza di sole ad ovest. Scendendo la Penisola incontreremo ancora condizioni di generale variabilità climatica con isolate precipitazioni, più probabili sull'alto appennino e sulle coste campane e calabri, altrove maggior presenza di sole.

Sotto i 1000 metri di quota, la temperatura minima assoluta di ieri in Italia è stata di 1,8° registrata a Tarvisio (UD - 778 mt.s.l.m.), mentre la massima assoluta è stata di 23,6° registrata a Catania/Fontanafredda (CT - 2 mt.s.l.m.).

IL PUNTO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

   

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