L'ECLISSI DELL'EQUINOZIO



Siamo ormai prossimi all’eclissi solare totale che avverrà il 20 marzo, conosciuta ormai come “Eclissi dell’Equinozio” visto che cade proprio nel giorno dell’Equinozio di Primavera.

L’Eclissi Solare è un fenomeno ottico di oscuramento totale o parziale del disco solare da parte della Luna.
Questo evento è molto raro in quanto, perché avvenga, Sole Luna e Terra devono essere perfettamente allineati. Nelle volte in cui tale allineamento viene perfettamente rispettato, la Luna – la cui orbita è inclinata di 5° rispetto all’Eclittica* – interseca quest’ultima in un punto detto nodo**. Quando il nodo si trova tra la Terra e il Sole, l'ombra della Luna passa in alcuni punti della superficie terrestre e si assiste a un'eclissi solare. Se invece il nodo si trova dalla parte opposta, si ha un'eclissi lunare.

*Eclittica: È la traiettoria che il Sole apparentemente descrive sulla sfera celeste nel suo corso annuo, in conseguenza del reale moto annuo della Terra intorno al Sole (Definizione di L.Volta per Enciclopedia Treccani – 1932).

**Nodo: È il punto d'intersezione del piano di un'orbita con un piano di riferimento, come per esempio il piano equatoriale o, come nel nostro caso, il piano eclittico.


Percentuale dell'apprezzabilità del
Fenomeno ovunque sarà visibile
Tornado all’eclissi di venerdì, si tratterà di una eclissi totale che sarà visibilmente tale solamente presso le Fær Øer, le Isole Svalbard, il Polo nord e parziale in Europa e nell’Asia Centrale.
In Italia l’Eclissi sarà Parziale e la percentuale massima di oscuramento del disco solare da parte della luna, tra le città italiane, sarà quella di Aosta (67,3%).
L’eclissi inizierà sull’Italia intorno alle 09:20 e si concluderà alle 11:45 circa. Il momento massimo dell’eclissi sarà intorno alle 10:30 in tutt’Italia.

Dettaglio dell'apprezzabilità del fenomeno in Europa
Dettaglio dell'apprezzabilità del fenomeno in Italia
Fonte ANSA

Cliccate il link sottostante, potrete seguire la diretta streaming dell'evento:


Come osservare l’eclissi in sicurezza? Fate attenzione e non osservate mai il Sole senza adeguati filtri. Guardare il sole ad occhio nudo potrebbe provocare gravi danni alla vista. Esistono speciali occhialini che utilizzano particolari materiali (mylar o astrosolar) in grado di proteggere al meglio i nostri occhi.
Un sistema alternativo di protezione altrettanto efficace sono gli occhiali da saldatore con indice di protezione numero 14 (ATTENZIONE in nessun caso comprare filtri di questo tipo con un fattore più basso di 14!), che si possono trovare facilmente nei ferramenta o nei negozi specializzati in prodotti antinfortunistici.

Per proiezione potrete vedere l’eclissi in tutta sicurezza, vi basterà  fare un piccolo foro su un cartone, orientandolo verso il Sole e l’immagine dell’eclissi verrà proiettata per terra o su una qualsiasi superficie.

Non usate soluzioni casalinghe come vecchie pellicole, radiografie, vetri affumicati o semplici occhiali da sole. Sono “soluzioni” inefficaci che possono causare seri danni alla vista.

Tutte le raccomandazioni fatte per le osservazioni ad occhio nudo vanno moltiplicate all’infinito se utilizzati strumenti ottici, che se non opportunamente schermati, possono danneggiare irrimediabilmente l’occhio anche in frazioni di secondo. Sia per i binocoli che per i telescopi esistono apposite soluzioni di filtraggio facilmente reperibili nei negozi di materiale astronomico.

Problemi alle nostre infrastrutture?
Potrebbero esserci… alcuni studiosi di energia sospettano infatti che l’Eclissi dell’Equinozio bloccherà circa il 90% della luce solare sull’Europa e sarà l’evento più rilevante degli ultimi 16 anni, il primo da quando gli impianti fotovoltaici producono fino al 25% dell’approvvigionamento energetico di alcuni Paesi europei.
Si teme, quindi, per il rovescio della medaglia dell’energia pulita, che sfrutta fonti naturali come in questo caso il sole, che però improvvisamente verrà nascosto dalla luna.

I gestori dei sistemi elettrici hanno già lanciato l’allarme: l’evento potrebbe causare problemi sulla rete energetica europea, perché sono tantissimi ormai i Paesi che fanno affidamento sull’energia solare con percentuali elevatissime di approvvigionamento fotovoltaico: “Il rischio di incidenti non può essere del tutto escluso,” dichiarano i portavoce dell’ENTSO-E (European Network of Transmission System Operators for Electricity, Rete Europea dei Gestori di Sistemi di Trasmissione Elettrica). Ci sono già state eclissi di sole in passato, ma ciò che rende diversa quella del prossimo 20 marzo è lo spettacolare incremento, avvenuto per lo più nell’ultimo decennio, della quantità di energia elettrica generata dai pannelli fotovoltaici. Si consideri che l’energia solare nel 2002 copriva lo 0,1% di tutta l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili in Europa, ma da allora è cresciuta fino al 10,5%: “Una quantità non trascurabile di unità di produzione elettrica collegate alla rete sono fortemente sensibili alle variazioni dell’irraggiamento solare. Questa eclissi sarà un test inedito per il sistema elettrico europeo.”

Il 20 marzo vi è dunque una grande occasione per studiare gli effetti di un’eclissi sulla produzione di energia solare su larga scala. Uno studio tedesco, della University of Applied Sciences di Berlino, suggerisce che la produzione di energia solare diminuirà 2,7 volte più velocemente del solito nell’arco di tempo in cui si verificherà l’eclissi, e per un periodo di 75 minuti.

Fischer ha anche sottolineato che “la seconda metà dell’eclissi solare parziale presenterà una sfida notevole,” per la rete elettrica, mentre viene inondata di produzione di energia solare 3,5 volte più velocemente della norma.

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